venerdì 6 giugno 2014

Dopo aver letto la leggenda "Il fiore di Gesù", gli alunni delle due classi l'hanno rielaborata, trasformandola in filastrocca
 

                                                                 Il fiore di Gesù.

 

Quando all’inizio, il Signore il mondo creò,

tutto era buio.

Poi, la Primavera arrivò con tante piante

e tanti tanti fiori,

che si tinsero di mille bei colori:

così la Terra diventò una perla importante.

 

Solo  una piantina non fiorì,

perché la voce della Primavera non udì.

Quando se ne accorse, finalmente,

la Primavera era già andata via, velocemente.

Così ella a sbocciare non riusciva

e, disperata, tanto tanto, soffriva

 

La pianticella aiuto al Signore domandò

ed Egli la rassicurò:

le disse che non era ancora ora di sbocciare

e essere paziente era l’unica cosa da fare.

Detto questo, Egli si rattristò

e un velo nero sui suoi occhi si posò..

 

Molto tempo dopo, la Primavera ritornò

e la pianticella ancor più malinconica si ritrovò:

vedeva, del Golgota, tutte le piante che fiorirono,

ma su di lei neanche un fiorellino.

Ella, però, ancora sperava

perché le parole del Signore ricordava.

 

A un tratto udì urla e lamenti portati dal vento,

che erano un grande tormento.

Vide una folla di nero vestita

e si sentì davvero impaurita.

Tra la gente, c’era un Uomo, sotto una Croce,

che, avanzando, soffriva in modo atroce.

 

Alla vista di quell’Uomo, che tante pene pativa,

la povera piantina sempre più s’impietosiva.

Per quell’Uomo piangere avrebbe voluto

e, quando passò, si bagnò del suo sangue caduto.

Allora, finalmente, un bellissimo fiore spuntò

e la Passione di Cristo simboleggiò.

Aveva, infatti, martello, chiodi e corona:

ecco perché si chiama “passiflora”

                                                                                      (Gli alunni di VA e VB)




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