Dopo aver letto la leggenda "Il fiore di Gesù", gli alunni delle due classi l'hanno rielaborata, trasformandola in filastrocca
Il
fiore di Gesù.
Quando all’inizio, il
Signore il mondo creò,
tutto era buio.
Poi, la Primavera arrivò
con tante piante
e tanti tanti fiori,
che si tinsero di mille
bei colori:
così la Terra diventò
una perla importante.
Solo una piantina non fiorì,
perché la voce della Primavera
non udì.
Quando se ne accorse,
finalmente,
la Primavera era già
andata via, velocemente.
Così ella a sbocciare
non riusciva
e, disperata, tanto
tanto, soffriva
La pianticella aiuto al
Signore domandò
ed Egli la rassicurò:
le disse che non era
ancora ora di sbocciare
e essere paziente era
l’unica cosa da fare.
Detto questo, Egli si
rattristò
e un velo nero sui suoi
occhi si posò..
Molto tempo dopo, la
Primavera ritornò
e la pianticella ancor
più malinconica si ritrovò:
vedeva, del Golgota,
tutte le piante che fiorirono,
ma su di lei neanche un
fiorellino.
Ella, però, ancora
sperava
perché le parole del
Signore ricordava.
A un tratto udì urla e
lamenti portati dal vento,
che erano un grande
tormento.
Vide una folla di nero
vestita
e si sentì davvero
impaurita.
Tra la gente, c’era un
Uomo, sotto una Croce,
che, avanzando,
soffriva in modo atroce.
Alla vista di
quell’Uomo, che tante pene pativa,
la povera piantina
sempre più s’impietosiva.
Per quell’Uomo piangere
avrebbe voluto
e, quando passò, si
bagnò del suo sangue caduto.
Allora, finalmente, un
bellissimo fiore spuntò
e la Passione di Cristo
simboleggiò.
Aveva, infatti,
martello, chiodi e corona:
ecco perché si chiama “passiflora”
(Gli alunni di VA e VB)
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