Umido e freddo spunta il mattino,
ed a cavallo va San Martino.
Quand'ecco appare un mendicante,
lacero e scalzo, vecchio e tremante.
Il cavaliere mosso a pietà,
vorrebbe fargli la carità.
Ma nella borsa non ha un quattrino,
e allora dice: "Oh, poverino!
Mi spiace, nulla io posso darti,
ma tieni questo per riscaldarti".
Divide in due il suo mantello,
metà ne dona al poverello.
Il sole spunta e brilla in cielo,
caccia la nebbia con il suo velo.
E San Martino continua il viaggio,
sempre allietato dal caldo raggio.
(Nano Giustino)
Faceva freddo e pioveva. Martino regalò il suo mantello a due poveri mendicanti:
Faceva freddo e pioveva. Martino regalò il suo mantello a due poveri mendicanti:
Allora il cielo si commosse e il sole fece diventare i suoi raggi più caldi:
Da allora, verso il 10 Novembre, c'è sempre qualche giornata tiepida e il sole splende.
Gli uomini dicono che quella è l'"estate di San Martino", che il cielo, ogni anno, manda sulla Terra per ricordare il gesto pietoso del Santo che regalò il suo mantello ai poveri.
Come il cuore generoso di Martino aveva commosso il cielo, così, ogni volta che siamo generosi, Dio Padre è felice.
Lavoro interdiscplinare Italiano/Religione Cattolica.
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