LE TRADIZIONI RELIGIOSE
Al tempo dei nostri nonni non si portavano i fiori al Sepolcro di Gesù, ma il "grano bianco".
All'inizio della Quaresima, le donne provvedevano a seminare il grano in appositi vasi e lo curavano al buio delle cantine.
I chicchi di grano, fatti germogliare al buio, crescevano fino a diventare dei fili sottilissimi che prendevano un colore pallido, quasi bianco.
Le piantine così ottenute venivano portate in Chiesa ed offerte a Gesù. Esse simboleggiavano il miracolo della Vita, della Morte e della Resurrezione del Signore.
I chicchi di grano, fatti germogliare al buio, crescevano fino a diventare dei fili sottilissimi che prendevano un colore pallido, quasi bianco.
Le piantine così ottenute venivano portate in Chiesa ed offerte a Gesù. Esse simboleggiavano il miracolo della Vita, della Morte e della Resurrezione del Signore.
Nel Vangelo di San Giovanni è scritto:
" Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto."
Dal Venerdì Santo fino a Pasqua le campane restano mute.
Al tempo dei nostri nonni, i bambini andavano in giro con un attrezzo di legno con due pezzi di ferro e li sbattevano per annunciare le funzioni religiose.
I DOLCI
Le nostre nonne preparavano per i loro bambini dei dolci dalle forme particolari che contenevano uova: le "Papotte", i "Cavallucci" e i "Cestini di Pasqua".
Le "Papotte", erano delle bambole dolci per le bambine, i "Cavallucci" erano per i bambini, i "Cestini" erano per entrambi.
Rappresentavano un modo giocoso di augurare un futuro ricco di abbondanza e di buoni raccolti.
Questa tradizione per fortuna non è del tutto scomparsa.
Alcuni di noi a Pasqua avranno la fortuna di ricevere, oltre all'uovo di cioccolato, uno di questi ottimi dolci.
Rappresentavano un modo giocoso di augurare un futuro ricco di abbondanza e di buoni raccolti.
Questa tradizione per fortuna non è del tutto scomparsa.
Alcuni di noi a Pasqua avranno la fortuna di ricevere, oltre all'uovo di cioccolato, uno di questi ottimi dolci.
Una "Papotta"
Un "Cavalluccio"
Un "Cestino di Pasqua"
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